Parma, 17 gennaio 2020 – Prende il via un importante progetto sulla prevenzione del tumore del polmone, una delle neoplasie che mantengono un’alta incidenza e una delle più alte mortalità. Il “Progetto Salute Parma: Prevenzione primaria e secondaria del danno da fumo” è un’iniziativa di ricerca coordinata dall’Università di Parma, con la collaborazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell’Azienda USL, cofinanziata da Fondazione Cariparma e patrocinata dal Comune.Il responsabile scientifico del progetto è Nicola Sverzellati, docente di Diagnostica per immagini al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e Direttore dell’Unità Operativa Scienze Radiologiche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, affiancato da Paolo Carbognani e Luca Ampollini, docenti di Chirurgia Toracica, e da Caterina Caminiti, Direttrice della Struttura complessa Ricerca e Innovazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.Questa mattina la presentazione al ParmaUniverCity Info Point, con interventi del Rettore Paolo Andrei, del Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi, della Direttrice generale dell’Ausl Elena Saccenti, dell’Assessora alla Sanità del Comune di Parma Nicoletta Paci, della Vice Presidente della Fondazione Cariparma Anna Mazzucchi, del Principal Investigator Nicola Sverzellati, di Paolo Carbognani e Caterina Caminiti. Presente all’incontro anche il Direttore del Dipartimento di cure primarie dell’Ausl Antonio Balestrino.Il tumore del polmone è una malattia ancora frequente e molto grave: nel 2018, nel mondo, ci sono stati più di 2.000.000 di nuovi casi e 1.700.000 decessi.La sopravvivenza a cinque anni del tumore del polmone è pari al 17.7%, molto inferiore rispetto a quella del tumore del colon (64.4%), della mammella (89.7%) e alla prostata (98.9%).Il fattore di rischio più importante per lo sviluppo del tumore del polmone è rappresentato dall’esposizione - attiva o passiva - al fumo di sigaretta. Circa l’80 % dei casi è collegato al fumo di sigaretta. Studi scientifici nazionali e internazionali hanno mostrato l’efficacia della diagnosi precoce del tumore del polmone mediante screening con TAC a bassa dose di radiazioni ionizzanti. Con la TAC sarebbe possibile individuare tumori in individui che non presentano sintomi, permettendo di intervenire in uno stadio precoce di malattia.Il “Progetto Salute Parma: Prevenzione primaria e secondaria del danno da fumo” è finalizzato alla valutazione della fattibilità di un programma di prevenzione del tumore del polmone. Lo studio è indirizzato a 500 soggetti (di età compresa tra 50 e 75 anni) residenti a Parma e provincia, forti fumatori o ex fumatori (da meno di 10 anni), che hanno fumato almeno 15 sigarette al giorno per almeno 25 anni o almeno 10 sigarette al giorno per almeno 30 anni. Per la partecipazione, i volontari dovranno rivolgersi al proprio medico di famiglia che, dopo valutazione dei criteri di eleggibilità, consiglierà un colloquio di approfondimento con il Responsabile scientifico del progetto per valutare insieme l’adesione allo studio.I partecipanti allo studio saranno sottoposti a un esame TAC del torace a bassa dose di radiazioni ionizzanti per la ricerca di lesioni polmonari e a una spirometria per testare la funzionalità polmonare. Contestualmente verrà proposta loro una visita al Centro antifumo coordinato dal prof. Alfredo Chetta per favorire l’interruzione all’abitudine tabagica dei soggetti fumatori attivi. Queste valutazioni si svolgeranno nell’Unità Operativa di Scienze Radiologiche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: in questo reparto, nel padiglione Barbieri, è disponibile un’apparecchiatura TAC di ultima generazione che sarà utilizzata per l’esecuzione dell’esame TAC il sabato mattina. I soggetti arruolati che alla TAC presenteranno reperti sospetti per tumore del polmone saranno indirizzati all’esecuzione di approfondimenti diagnostici nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.