Un ricordo da parte del prof. Pier Giorgio Petronini e dei colleghi del Laboratorio di Oncologia Sperimentale dell’Università di ParmaSi è spento nei giorni scorsi a Parma, all’età di 89 anni, il prof. Guido Guidotti, già Professore Ordinario di Patologia Generale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, al quale va riconosciuto il merito di aver portato a Parma la Patologia Moderna, fondata sulla medicina molecolare.Bergamasco di nascita, Guido Guidotti si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Milano, dove ha inizio la sua carriera accademica. Dopo aver ricoperto incarichi prestigiosi a Chicago, presso il Department of Physiology della Chicago Medical School, ottiene la Cattedra Universitaria di Patologia Generale a Cagliari. Nel 1972 viene chiamato a Parma per ricoprire il ruolo di Direttore dell’Istituto di Patologia Generale, che presto diventa un importante punto di riferimento per la ricerca e didattica nell’ambito della patologia cellulare e molecolare. Nel 1986 istituisce a Parma il Corso di Dottorato di Ricerca in Biologia e Patologia Molecolare, del quale assume la Direzione fino al 2002. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche di rilevanza internazionale, nel corso della sua brillante carriera ottiene svariati riconoscimenti, tra cui il premio Feltrinelli per la Medicina dell’Accademia Nazionale dei Lincei, nonchè la nomina a Segretario e successivamente Presidente della SIP (Società Italiana di Patologia) e la nomina a Presidente dell’ABCD (Associazione di Biologia Cellulare e del Differenziamento). Una tappa importante del suo percorso scientifico è inoltre la pubblicazione, nel 1990, del suo trattato di Patologia Generale, che diventa per anni un prezioso strumento di appredimento per gli studenti di Medicina e di altre discipline scientifiche, non solo a Parma. Nell’ultimo periodo della sua carriera, Guido Guidotti svolge attività didattica e di ricerca presso l’allora Dipartimento di Medicina Sperimentale, nella Sezione di Oncologia Sperimentale.È venuto a mancare un docente che ha contribuito a livello nazionale ad elevare la Patologia Generale a disciplina fondante il curriculum degli studi medici. Uomo carismatico, ha trasmesso a tutti i suoi allievi l’importanza del rigore scientifico e la passione per la ricerca. E di passioni, oltre all’attività professionale, Guido Guidotti ne ha avute tante. A cominciare dalla Fisica Quantistica, per la quale ha sempre nutrito profondo interesse sin dai tempi della frequentazione dell’Istituto di Fisica Superiore dell’Università di Milano; interesse che lo ha portato, in età matura, alla stesura di una serie di brevi trattati in cui espone anche la propria personale visione del mondo. Scienziato sagace, brillante, creativo e al contempo logico e rigoroso, Guido Guidotti ha dimostrato di essere anche un grande sportivo, cimentandosi in svariate discipline, anche agonistiche, dalle gare automobilistiche alla vela, e dedicandosi all’alpinismo, allo sci-alpinismo ed infine all’arrampicata sportiva; un amore, quello per la montagna, che, insieme alla passione per le scienze, lo ha accompagnato per tutta la vita.