Parma, 8 gennaio 2020 – Occuperà l’intero quarto piano dell’Ala Sud la nuova Endoscopia digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con spazi più ampi e funzionali per offrire una migliore accoglienza ai pazienti e locali adeguati ai professionisti che li hanno in cura.Questo il progetto presentato dal direttore generale dell’Azienda Massimo Fabi, dal Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, insieme al direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Gian Luigi de’Angelis, al direttore del Servizio Attività Tecniche Renato Maria Saviano e all’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna Sergio Venturi.L’esigenza di un nuovo reparto di Endoscopia digestiva nasce da accresciute richieste assistenziali oltre che dall’evoluzione tecnologica degli strumenti endoscopici. Negli ultimi 10 anni, infatti, le necessità assistenziali sono più che raddoppiate, con una media negli ultimi 5 anni di circa 13.000 endoscopie all’anno, rendendo l’attuale sede non più adeguata soprattutto in termini di spazi.“Quella che presentiamo - spiega Gian Luigi de’Angelis, direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva del Maggiore- rappresenta per noi una vera e propria rivoluzione. Un cambiamento importante sia per i nostri pazienti e i loro familiari che avranno spazi più ampi e accoglienti, sia per noi operatori che potremmo contare su sale più grandi e funzionali e su una strumentazione veramente all’avanguardia. Ringrazio la direzione Aziendale, l’Università e l’Assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna per queste innovazioni e per aver predisposto e attuato questo progetto. Un ringraziamento va infine a Snupi e al suo presidente Giulio Orsini, associazione che ci è vicina e ci supporta sempre”.“La nuova struttura passa da 845 a 1340 metri quadri, con un sostanziale miglioramento in termini di spazi e accoglienza, indispensabile per pazienti, operatori e volontariato. Ma oltre a questi cambiamenti infrastrutturali – precisa Massimo Fabi direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - abbiamo investito in tecnologie e andiamo a completare un progetto importante nell’Ala sud, fondamentale per tutto il nostro sistema sanitario. L’investimento complessivo è di circa 4 milioni di euro: 2 milioni per la parte strutturale e altri 2 milioni per l’ammodernamento tecnologico”.“L’Azienda Ospedaliero-Universitaria - conclude il Rettore Paolo Andrei - ha attuato un grosso investimento a vantaggio delle attività cliniche e di assistenza. Ma i nuovi spazi saranno anche di impulso per le attività di ricerca e di didattica del nostro Ateneo”.Gli strumenti endoscopici che verranno collocati nella nuova sede saranno adeguati ai migliori livelli qualitativi con potenziata risoluzione ottica dei filtri e eventuali applicazioni di “intelligenza artificiale”, che in base ad una moltitudine di dati informatizzati, potranno dare indicazioni ancora più specifiche sui campionamenti da eseguire.La struttura occuperà l’intero quarto piano dell’Ala Sud con un intervento che andrà a completare l’edificio dove si trovano già altri reparti come la Nefrologia e la Clinica e Immunologia medica, la Medicina d’urgenza, l’Endoscopia toracica e la terapia intensiva respiratoria .Le sale endoscopiche saranno sei, di cui due sale per le procedure più complesse. Gli spazi saranno più grandi e adeguati a contenere apparecchiature d’avanguardia, con una stanza di lavoro per i medici dedicata al controllo, una recovery room con postazioni plurime per il monitoraggio dei pazienti sia per il pre che per il post ricovero. La collocazione di tutta l’attività endoscopica nel nuovo reparto favorirà, inoltre, la creazione di spazi adeguati per l’attività di Day-Service e per il servizio di Nutrizione Artificiale. Anche qui infatti, parallelamente all’accresciuta esigenza della presa in carico sia terapeutica che nutrizionale di pazienti cronici (quali coloro affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, neoplasie del tratto gastrointestinale in pre e post intervento chirurgico, malassorbimenti ecc.), si è arrivati a circa 2000 accessi/anno con 29.000 prestazioni erogate.Poiché il reparto unisce équipe di formazione dell’adulto e pediatrica, peculiarità unica nel panorama nazionale, un’attenzione particolare verrà dedicata alla creazione di percorsi logistici dedicati e idonei all’età pediatrica, che rimarranno comunque separati da quelli dell’adulto e strettamente integrati con i percorsi in sviluppo nell’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla”.Il progetto esecutivo, redatto dal Servizio Attività Tecniche dell’Azienda, ha infatti previsto soluzioni architettoniche che consentano la massima flessibilità degli spazi e una scelta dei materiali che tenga conto delle esigenze di igiene e di facile manutenzione adeguate alle rigide indicazioni sanitarie.Il costo dell’intervento è di circa 2 milioni di euro per le infrastrutture e di 2 milioni per le apparecchiature tecnologiche, interamente finanziati con fondi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. I lavori, la cui durata è prevista in circa 8 mesi, avranno pieno sviluppo operativo già da questo mese per concludersi entro la fine dell’estate.