Importante gesto da parte dell’Associazione “Noi per Loro” verso l’Unità di Oncologia sperimentale del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Parma. L’associazione, da sempre al fianco dei bambini malati e delle loro famiglie ma anche della ricerca, ha donato 46mila euro per l’istituzione di un assegno di ricerca biennale “Andrea Spadola”,nell’ambito di un progetto di ricerca relativo alla terapia dei tumori solidi mediante l’identificazione di bersagli molecolari verso cui indirizzare farmaci biologici.

La donazione è stata presentata questa mattina nella Sala del Senato dell’Università.Sono intervenuti Loris Borghi, Rettore dell’Ateneo, Pier Giorgio Petronini, Coordinatore dell’Unità di Oncologia Sperimentale - Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, Nella Capretti, Presidente dell’Associazione “Noi per Loro”, Giancarlo Izzi, giàDirettore della struttura complessa Pediatria e Oncoematologia (Dipartimento Materno Infantile) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Gian Luigi de’ Angelis, docente del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale eDirettore del Dipartimento Materno-infantile e della struttura complessa  di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Marcello Tiseo,Dirigente medico dell’Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Rita Boni Assessore (Scuola – Servizi educativi – Infanzia) di Rubiera, comune dove viveva il piccolo Andrea.

L’Associazione “Noi per Loro” è nata a Parma nel 1984 per volontà di un gruppo di genitori i cui figli, colpiti da malattie tumorali ed ematologiche, erano curati nella Pediatria dell’Ospedale di Parma. Lo scopo dell’Associazione non è cambiato nel tempo: sempre a fianco dei bambini e delle loro famiglie, degli operatori sanitari, della struttura pubblica, con piccoli e grandi supporti, con piccole e grandi opere, per rendere la qualità della vita dei bambini ricoverati la migliore possibile.

Nel corso dei suoi trentuno anni di vita l’Associazione, grazie ai progressi della medicina, ha visto migliorare sempre più la qualità e la prospettiva di vita dei piccoli pazienti, ma rimane purtroppo costante una realtà: la cura delle malattie oncologiche ed ematologiche passa attraverso lunghi periodi trascorsi in Ospedale, per questo “Noi per Loro”  è strettamente legata all’Ospedale dei Bambini di Parma.

I bambini ammalati e i loro genitori sono il costante riferimento dell’Associazione, che organizza tante iniziative anche di sostegno alla ricerca. Con il piacevole evento “Happy Hour per Andrea”, lo scorso 5 settembre, per iniziativa dei genitori del piccolo Andrea Spadola ha preso vita il progetto per raccogliere fondi per un assegno di ricerca biennale destinato a un laureato in discipline Medico-Scientifiche impegnato a tempo pieno nella ricerca nel campo dell’Oncologia Sperimentale: un  progetto importante che “Noi per Loro” e i genitori di Andrea vogliono far crescere e accompagnare nel futuro, sempre con l’obiettivo che per ogni bambino “ogni sogno sia una speranza, ogni speranza una realtà, ogni realtà una gioia”.

Il vincitore dell’assegno entrerà a far parte del gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Pier Giorgio Petronini, ordinario di Patologia Generale e Coordinatore dell’Unità di Oncologia Sperimentale del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Parma.

Da anni la ricerca dell’Unità di Oncologia Sperimentale è indirizzata allo studio preclinico in modelli in vitro e in vivo dei meccanismi molecolari che sono alla base del fenomeno della resistenza ai trattamenti antitumorali e nell’identificazione di nuovi target molecolari per un terapia sempre più mirata e personalizzata. La ricerca può essere considerata traslazionale in quanto i risultati ottenuti in laboratorio potranno essere trasferiti alla pratica clinica. In questo contesto è importante sottolineare la costante collaborazione con un gruppo di ricerca dell’Unità di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma coordinato dal Dottor Marcello Tiseo.

Recenti risultati in tema di terapie biologiche orientate su bersagli molecolari innovativi indicano che le conoscenze biologiche possono avere applicazioni terapeutiche importanti. La disponibilità di nuovi farmaci a bersaglio molecolare ha portato infatti a crescenti progressi per il trattamento di tumori solidi quali il carcinoma polmonare e il carcinoma mammario e di leucemie e linfomi.

Il gruppo di ricerca, grazie a contributi provenienti da enti pubblici e privati e da industrie farmaceutiche, ha indirizzato la propria ricerca soprattutto sull’utilizzo di terapie combinate, farmaci chemioterapici standard associati a terapie biologiche innovative o più farmaci a target molecolare dati in associazione. L’approccio di colpire a più livelli le cellule tumorali sembra la strategia più indicata non solo per ridurre la massa tumorale ma anche per prevenire recidive e prolungare la sopravvivenza libera da malattia dei pazienti. Inoltre l’associazione di più farmaci permette di ridurne la dose diminuendo gli effetti collaterali e migliorando la qualità di vita dei pazienti.

 

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