La salute delle ossa di un bambino dipende dai comportamenti della madre in gravidanza.Per la cura della salute e la prevenzione del rischio individuale di sviluppare l’osteopenia in età infantile, nasce a Parma il progetto “Getting bone health from the start: innovative technology and new mechanims of mother-fetus cross talk for osteopenia and osteporosis prevention ”. Il progetto è stato presentato al Ministero della Salute nell’ambito del Bando PNRR 2022 alla sezione Malattie Croniche non Trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali da Serafina Perrone, Professore Associato di Pediatria, e Tullio Ghi, Professore Ordinario di Ginecologia e ostetricia del Dipartimento di Medicina e Chirurgia. Lo studio, multicentrico, che coinvolge le Aziende Ospedaliero Universitarie di Parma (capofila) e di Messina (parternariato), è stato ammesso al finanziamento di 870.000 euro.L’obiettivo è valutare, con nuove tecnologie a base di ultrasuoni e software specifici, la densità minerale ossea nelle donne in gravidanza, nel feto, nel neonato e nel lattante fino all’età infantile e di stabilire l’effetto che lo stile di vita, l’alimentazione della gestante, così come i contaminanti ambientali (interferenti endocrini, stress ossidativo), possono avere sulla densità minerale delle ossa della madre stessa e del nascituro.E’ attesa la comprensione dei meccanismi di dialogo nutrizionale, metabolico ed endocrino tra madre e bambino per la messa a punto di strategie efficaci nel preservare fin dalla vita prenatale la qualità dell’osso del bambino con l’obiettivo ultimo di contribuire alla prevenzione delle fratture e al miglioramento della qualità della vita.