Parma, 4 febbraio 2020 – Trapianto renale e glomerulonefriti: un nuovo strumento di laboratorio, altamente tecnologico, per la ricerca e la diagnostica. È stato presentato oggi in conferenza stampa il nuovo criotomo Leica CM1860: l’attrezzatura è stata acquistata con fondi del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma e in parte utilizzando una donazione dell’Associazione Emma ed Ernesto Rulfo per la Genetica Medica.Nel corso della conferenza stampa al Dipartimento di Medicina e Chirurgia sono intervenuti il Rettore Paolo Andrei, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi ed Enrico Fiaccadori, responsabile del Laboratorio di Immunopatologia Renale dell’Università di Parma e Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.Al termine degli interventi il Rettore ha passato la parola a Mario Savi, Presidente dell’Associazione Emma ed Ernesto Rulfo per la Genetica Medica, e a Radwan Khawatmi, privato di Parma, autore di un’ulteriore donazione al Dipartimento che ha consentito di potenziare l’apparecchiatura informatica.Il criotomo verrà impiegato nel Laboratorio di Immunopatologia Renale dell’Università di Parma “Luigi Migone”: si tratta di uno strumento di fascia elevata indispensabile per la gestione delle biopsie renali eseguite su pazienti sottoposti a trapianto o con malattie rare a carattere nefrologico, come ad esempio le glomerulonefriti. Consente infatti l’allestimento e la preparazione di campioni di tessuto congelato o colture cellulari tridimensionali congelate e inclusi in OCT (un gel). Lo strumento permette inoltre di tagliare e allestire su vetrino preparati da 2 a >20 µm, che possono poi essere sottoposti a colorazione mediante tecniche di immunofluorescenza o immunoistochimica, oltre che con colorazioni istologiche convenzionali.Il Leica CM1860 sostituisce un criotomo già presente nel Laboratorio da oltre trent’anni e rappresenta un notevole up grade tecnologico, in quanto è fornito di un sistema di raffreddamento più moderno, spessori di taglio sicuri e costanti, oltre a sistemi di sicurezza aggiornati per la protezione degli operatori.Lo strumento, utilizzato anche da Dottorandi e Laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico e con Borse di Ricerca Universitarie, è indispensabile per l’attività di diagnostica clinica e ricerca scientifica sul tessuto di biopsie renali (circa 200 all’anno, di cui la metà su pazienti sottoposti a trapianto di rene) condotta nel Laboratorio di Immunopatologia dell’Università di Parma. Grazie a questo nuovo apparecchio l’attività di ricerca sarà ulteriormente potenziata, anche sulla base delle collaborazioni esistenti con Istituzioni come la John Hopkins University di Baltimora e l’Ospedale Mount Sinai di New York e delle convenzioni esistenti con altri ospedali italiani. Attualmente lo strumento è utilizzato da due tecnici borsisti di ricerca del Dipartimento e da Dottorandi di Ricerca dell’Università, oltre che da personale medico della UO Nefrologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria che ha ricevuto specifica formazione durante soggiorni di studio all’estero.Il Laboratorio di Immunopatologia Renale quest’anno è stato ulteriormente potenziato grazie a una donazione al Dipartimento da parte di Radwan Khawatmi, che ha consentito di sostituire i monitor del laboratorio con cinque schermi ad alta risoluzione, particolarmente utili per l’analisi di immagini delle biopsie renali.