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Venerdì 11 ottobre dalle ore 16:00 alle ore 18:00: Seminario “Resilience and Mindfulness Meditation: Uncover a Better Version of Yourself Within”, relatore il Prof. Antonio Bonacaro 

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Obiettivi formativi

Il Corso di Dottorato in Scienze Mediche e Chirurgiche Traslazionali si propone come un tipico dottorato pluridisciplinare, in cui il denominatore comune delle varie competenze e attività di ricerca è la fase specifica di passaggio dal "bench", o banco di laboratorio, al "bedside", cioè l'applicazione clinica nel paziente reale. Questo stretto collegamento tra ricerca in laboratorio e ricerca clinica consentirà un rapido trasferimento alla pratica medica delle scoperte e delle metodologie acquisite attraverso studi sperimentali. Lo stretto legame con la clinica consentirà ai dottorandi di affrontare anche problematiche reali, che spaziano dalla diagnosi alla terapia e dalla prevenzione alla riabilitazione, comunque riconducibili alla patologia umana ed alle cure del paziente. 

Il rapido interscambio tra contesti applicativi (clinica e laboratorio) nella sua bi-direzionalità, potrà riportare al laboratorio i risultati dell'osservazione clinica ed epidemiologica, ancorando al tempo stesso la ricerca sperimentale a tematiche che nascono da spunti e da verifiche effettuate direttamente sull’uomo. 

Pertanto, il Corso di Dottorato in Scienze Mediche e Chirurgiche Traslazionali ha come obiettivo finale la formazione di Dottori di Ricerca di alta qualificazione, offrendo ad essi le opportunità, le competenze e le risorse tecnologiche per praticare ricerca traslazionale ad alto livello presso soggetti pubblici o privati, nazionali o esteri, inclusi, ma non limitati a, Università, Istituti di Ricerca e Industrie PharmaMed.

Aree Tematiche di Ricerca 

  1. Cellule staminali nella diagnosi e nella terapia delle neoplasie, delle malattie croniche e degenerative, delle cardiovasculopatie e delle patologie dell'apparato motorio;
  2. Medicina traslazionale e disregolazione immunologica delle malattie respiratorie, delle malattie dell'apparato digerente, delle malattie dermatologiche, delle malattie infettive, delle malattie oncologiche,delle endocrinopatie, delle nefropatie e delle vasculiti;
  3. Plasticità, funzione e uso diagnostico-terapeutico delle piattaforme genomiche, transcrittomiche, proteomiche e metabolomiche di cellule, organi e tessuti in prevenzione o in presenza di neoplasie, di infezioni, di malattie croniche, dismetaboliche e degenerative, di malattie ostetrico-neonatali e in risposta   a fattori ambientali, stili di vita e farmaci;
  4. Sviluppo e funzione "teranostica" delle piattaforme di imaging e di fenotipizzazione tecnologicamente avanzate in prevenzione o in presenza di neoplasie, di infezioni, di malattie croniche, dismetaboliche e degenerative, di malattie ostetrico-neonatali e in risposta a fattori ambientali, stili di vita e farmaci;
  5. Sviluppo e applicazione di dispositivi tecnologicamente avanzati, anche di composizione o di origine biologica, per la misura e il supporto o la sostituzione della funzione di cellule, tessuti e organi in malattie mediche e malattie chirurgiche;
  6. Strategie avanzate e innovative di recupero e riabilitazione funzionale in prevenzione o in presenza di neoplasie, di infezioni, di malattie croniche, dismetaboliche e degenerative, di malattie ostetrico-neonatali e in risposta a fattori ambientali, stili di vita e farmaci;
  7. Ruolo di "governance" e organizzazione dei sistemi e dei servizi sanitari nella prevenzione e nella cura delle malattie di maggiore rilevanza sociale ed economica, incluse le malattie da noxae ambientali e le malattie professionali;
  8. Ruolo del microbiota e del microbioma nella medicina e nella chirurgia traslazionali;
  9. Estrazione e ruolo dei "big data" nella medicina e nella chirurgia traslazionali;
  10. Ruolo delle tecnologie avanzate, inclusa la robotica, nella chirurgia traslazionale.

 

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