29 aprile: webinar “Quel 6 aprile del ’44: Autodramma as Embodied Cognitive Microhistory”

Parma, 26 aprile 2022 – Ultimo appuntamento venerdì 29 aprile con il ciclo di webinar Il Corpo Espressivo. Performatività, Embodiment, Neuroscienze, organizzato dal Laboratorio Interdipartimentale Neuroscience & Humanities dell’Università di Parma.

A partire dalle 18 Hannah C. Wojciehowski (University of Texas) e Vittorio Gallese (Università di Parma) dialogheranno sul tema “Quel 6 aprile del ’44: Autodramma as Embodied Cognitive Microhistory”.

Lo spettacolo Quel 6 aprile del '44 commemora una battaglia tra i combattenti della resistenza italiana e la milizia repubblicana, così come un massacro dei cittadini di Monticchiello evitato per un pelo durante la Seconda guerra mondiale. Rappresentato per la prima volta nel 1969, questo spettacolo è stato l'autodramma inaugurale presentato dal Teatro Povero di Monticchiello, una compagnia teatrale toscana che ha scritto e prodotto i propri "autodrammi" per più di 50 anni.  Applicando il quadro interpretativo della Microstoria Cognitiva Embodied, questo intervento esplorerà Quel 6 aprile come una performance site-specific che ha convertito i traumi della guerra in una forma d'arte indimenticabile.

Hannah C. Wojciehowski è una modernista e teorica della letteratura, specializzata in storia della soggettività.  Ha conseguito il dottorato alla Yale University nel programma interdisciplinare di Studi Rinascimentali.  Attualmente è Arthur J. Thaman e Wilhelmina Doré Thaman Professor of English all'Università del Texas, e affiliata del Program in Comparative Literature e del South Asia Institute. Ha recentemente curato un’edizione del Cimbellino di Shakespeare per la New Kittredge Shakespeare Series. Nel 2011 ha pubblicato il libro Group Identity in the Renaissance World, dove ha esplorato la storia della "soggettività di gruppo", analizzando le dinamiche inconsce della formazione dell'identità di gruppo in un contesto globale, offrendo un nuovo paradigma per lo studio della prima modernità. È da anni una protagonista internazionale del dibattito su letteratura e neuroscienze.

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