Parma, 15 marzo 2018 - L’Università di Parma ricorda con profondo affetto, stima e gratitudine la figura del Professor Loris Borghi, che proprio all’Università ha dedicato tutto il suo impegno professionale e umano, un impegno profuso senza mai risparmiarsi e, come diceva lui, “senza guardare l’orologio”.

Nell’Università il Professor Borghi ha trascorso tutta la sua vita, prima da brillante studente universitario, poi come ricercatore e professore ordinario di Medicina interna, fino ad arrivare alle più alte cariche accademiche: Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 2005 al 2012, e infine Rettore dell’Università di Parma, carica ricoperta dal 1° novembre 2013 e fino al momento delle dimissioni, il 15 maggio 2017.

Una vita intera spesa per le grandi passioni che il Professor Borghi ha sempre coltivato: la cura dei malati in Ospedale, la formazione degli studenti e la ricerca in Università. E a queste passioni totalizzanti ed esclusive ha dedicato tutto sé stesso, senza risparmiarsi, agendo sempre per il bene dell’Istituzione, con pacatezza e intelligenza.

Ricordiamo il professor Loris Borghi soprattutto per il coraggio del suo essere innovativo, la sua voglia di rompere gli schemi precostituiti, il suo appoggio per i più fragili e deboli, il suo rispetto e dedizione totale per l’Istituzione universitaria.

Da Rettore ha sempre avuto un imperativo, che ha ribadito fino allo sfinimento: la centralità dello studente. “L’Università è prima di tutto degli studenti”, diceva, e su questo ha sempre improntato il suo agire: per fare in modo che l’Accademia riconoscesse questa centralità e “si modellasse” intorno allo studente. Amava rappresentare tutto ciò con una piramide: alla base docenti e personale tecnico amministrativo, al vertice lo studente, sul quale “tutto”, diceva, “deve convergere”, per fornire ai ragazzi conoscenze e competenze ma anche – soprattutto – per formarli in senso più ampio. Per formarli e dar loro basi solide come persone e come cittadini: valori da portare con loro nella vita. “Noi abbiamo un ruolo più grande della semplice trasmissione di sapere. Noi formiamo cittadini, formiamo persone”, ripeteva sempre.

Negli anni del suo mandato rettorale si è speso con grande energia per fare dell’Ateneo una realtà inserita a pieno titolo nel tessuto territoriale, in un costante dialogo sinergico con enti, istituzioni, associazioni: per costruire un’Università aperta, viva, vitale, al passo con i tempi, capace di competere in un panorama non solo nazionale ma necessariamente globale.

E allora ecco le tantissime iniziative costruite sul e con il “territorio”, per il quale l’Ateneo è oggi – anche grazie alla sua opera – interlocutore e partner fondamentale. Le innumerevoli mostre, i dibattiti e le rassegne culturali in città, il rilancio dello CSAC, le lauree ad honorem rivolte alla città e dedicate a personalità straordinarie del mondo culturale contemporaneo, la creazione del CAPAS, il centro in cui gli studenti possono sviluppare le loro passioni culturali.

“Confido che tutto ciò che è stato fatto abbia incrementato il nostro orgoglio di appartenere a un’istituzione pubblica unica e universale. Tutti noi ci siamo dati un obiettivo molto sfidante: diventare uno dei migliori Atenei d’Italia e d’Europa, e per certi aspetti lo siamo già. Nessuno pensi che questo sia un sogno: questa è un’immaginazione realizzabile se riusciremo a proseguire spediti e decisi, nel modo in cui abbiamo iniziato, soprattutto contando sulla creatività, l’intelligenza e l’impegno dei più giovani. La generazione dei più anziani come me ha un dovere primario: quello di creare le migliori condizioni di lavoro e di sviluppo per i più giovani. In questo modo i giovani di oggi potranno vedere realizzati obiettivi che al momento possono apparire impossibili”, scriveva nel maggio 2016, nel bilancio dei primi due anni di mandato.

Noi oggi vogliamo ricordare così il Professor Borghi, per tutto ciò che ha saputo realizzare tendendo al bene della nostra Università, con un impegno mai pago dei risultati raggiunti e pronto a guardare avanti per raggiungere nuovi traguardi.

Di questo e di molto altro gli saremo sempre grati.

Università di Parma

14 marzo - Nota dell’Ateneo e ricordo del Rettore Paolo Andrei:
L’Università di Parma comunica con profondo dolore che il Professor Loris Borghi, Rettore dell’Ateneo dal 2013 al 2017, è tragicamente mancato oggi, 14 marzo
Il Rettore Paolo Andrei ricorda così il Professor Borghi:
“Sono profondamente addolorato per questa bruttissima notizia. Il Professor Loris Borghi ha servito con slancio e generosità il nostro Ateneo per tanti anni, soprattutto nel periodo in cui è stato il nostro Magnifico Rettore. Lo ricordo con tantissimo affetto per lo spessore umano e per le capacità professionali che ha sempre dimostrato, oltre a essergli profondamente riconoscente per la stima di cui mi ha onorato.
Una vita umana si è spezzata, e non per cause accidentali o naturali: tra le ragioni che hanno portato a questo gesto estremo c’è stato sicuramente anche il senso di abbandono che lo ha pervaso a seguito dell’indifferenza dei molti che, dopo le sue dimissioni dalla carica di Rettore, lo hanno dimenticato e, talvolta, oltraggiato. Tutto ciò deve farci riflettere, deve fare riflettere ciascuno di noi, perché interpella la nostra coscienza individuale e collettiva.
So di non essere “politicamente corretto” e me ne assumo pienamente la responsabilità: di fronte a questo gesto di disperazione non si può restare indifferenti, non si possono usare frasi di circostanza.”

L’Ateneo si unisce alle parole del suo Rettore in questo difficile momento per tutta la comunità accademica parmense, ed esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia.
Domani, giovedì 15 marzo alle 19.30 nella Chiesa di S. Rocco, in via Università, si terrà un momento di preghiera in ricordo del Professor Loris Borghi.

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Pubblichiamo i messaggi di cordoglio pervenuti all’Ateneo

15 marzo – dal prof. Angelo O. Andrisano, Rettore di Unimore
Desidero esprimere al Rettore ed ai colleghi dell’Università degli Studi di Parma il profondo dolore mio personale e dei docenti di Unimore per la inattesa scomparsa del professor Loris Borghi. Le circostanze della sua morte, da chiarire nelle loro motivazioni, rendono ancora più tragico il momento che stanno vivendo famigliari ed amici dell’ex Rettore. Porto di lui la memoria di una persona capace, preparata e impegnata, leale e che ha svolto con passione gli incarichi che gli erano stati affidati. Così lo vogliamo ricordare.
IL RETTORE
Prof. Angelo O. Andrisano

15 marzo – dal Consiglio degli Studenti dell’Università di Parma
La notizia della tragica scomparsa del Professor Borghi ci addolora e ci lascia attoniti. Avevamo apprezzato l'azione di necessario slancio e rinnovamento che aveva lanciato in Ateneo durante i suoi anni da Rettore.
Un lavoro che si cateterizzava anche per un'attenzione particolare agli studenti, considerati, nella sua visione, come base della figura geometria triangolare che l'Accademia rappresenta (assieme a Docenti e Personale Tecnico Amministrativo). Un'attenzione che vogliamo ricordare per la volontà di sostenere, tra gli altri, il progetto della Casa dello Studente di Vicolo Grossardi, dedicando così un intero stabile dell'Ateneo alla promozione delle attività degli studenti e delle loro rappresentanze.
Ci uniamo all'Ateneo ed al Rettore Paolo Andrei nell'esprimere alla famiglia il cordoglio di tutti gli studenti dell'Università di Parma.
Il Consiglio degli Studenti

15 marzo – da Luca Abete - Scomparsa Loris Borghi “Un dolore forte e inaspettato, #Noncifermanessuno perde un amico"
Durante la quarta tappa di #Noncifermanessuno svoltasi questa mattina a Cosenza, Luca Abete ha voluto dedicare un ricordo sentito per la scomparsa all'ex Rettore di Parma,Loris Borghi.
Il tour motivazionale rivolto agli studenti degli atenei italiani, partito da Milano, e passato da Parma proprio lo scorso 9 marzo al Nuovo polo didattico, "ha perso un grande amico", dice Abete.
Prima di iniziare la sua lezione-spettacolo, Luca Abete ha voluto condividere il suo ricordo commosso per la scomparsa prematura dell'ex Rettore dell'Università di Parma, Loris Borghi, venuto a mancare ieri inaspettatamente: "Una persona cordialissima e curiosa che ha creduto moltissimo nel nostro progetto. La prima volta a Parma era venuto solo per un saluto e invece rimase tutto il tempo. L'anno dopo disse che aveva cambiato prospettive grazie agli insegnamenti di #Noncifermanessuno. Non dimenticherò mai quando nel 2017 mi onorò con il titolo di Professore ad honorem in Linguaggi del giornalismo, una delle poche cose della mia vita che ho ricevuto senza dover sudare, un regalo grandissimo, forse immeritato. Vorrei ricordarlo con un applauso di riconoscenza da parte di tutti noi".
A questo link è possibile scaricare il video con l'estratto della dichiarazione.
 

15 marzo - da MDQNext - Il progetto di formazione-intervento per i manager didattici per la qualità delle università italiane
Il saluto di MDQNext al Prof. Loris Borghi
Ci sono notizie che piombano pesanti fino a scuoterci. Così è stato per la morte tragica dell'ex Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Parma, prof. Loris Borghi. Lo avevamo conosciuto da vicino nel corso dell'avvio di MDQNext e, assieme a tutto lo staff - prima fra tutte la dott.ssa Ablondi - ci aveva colpito per l'energia positiva e per la grande disponibilità.
Si era difeso in una lettera dura, ma garbata, contro due accuse gravi, che evidentemente lo hanno provato al punto estremo. Noi lo ricorderemo sempre come un Signore distinto, intelligente e affabile. A tutti gli amici e colleghi di Parma giunga il nostro abbraccio per una perdita tanto grave quanto tragica. Ora, che riposi in pace.
Lo Staff


16 marzo – da Patrice Merlin Simeu, ex Rappresentante degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia
Grazie infinitamente,
Noi studenti abbiamo perso un modello, un grande maestro e un uomo eccezionale. Ho ancora in mente il suo discorso di benvenuto e neanche una parola mi sfugge, talmente la sua impronta mi è rimasta targata nella mente. Riconosco lui in questo vostro messaggio e sono così felice di leggerlo.
Rimarrà per sempre il mio grande modello e non smetterò mai di raccontarlo ancora e ancora.
Patrice Merlin Simeu,
ex Rappresentante degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia

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