Si discuterà del trapianto di cellule staminali dal 4 al 6 settembre in un importante congresso internazionale allo Starhotel du Parc, cui parteciperanno i maggiori esperti mondiali del settore. L’appuntamento è organizzato dall’Università di Parma e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria, con l’Università di Perugia e il Weizmann Institute of Science.

Il convegno sarà l’occasione per discutere e confrontare  i  più  recenti  risultati  in  un  settore  specifico  del  trapianto, quello da donatore non-compatibile.  Il forte interesse per questo tipo di trapianto deriva dal fatto che molti dei pazienti candidati al trapianto di fatto non hanno il donatore compatibile in famiglia o non riescono a reperirlo in tempi utili dalle banche dei donatori volontari e del cordone ombelicale. Da anni è però possibile superare la barriera della compatibilità tra donatore e ricevente ed eseguire il trapianto anche da famigliari solo parzialmente compatibili.

Chairman del congresso sarà Franco Aversa, docente di Malattie del sangue all’Università di Parma (Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale) e Direttore del Centro Trapianti Cellule Staminali dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria. Il prof. Aversa è una figura di assoluto riferimento nel settore, avendo contribuito, verso  la  fine degli anni  Novanta, alla messa a punto di un’innovativa tecnologia trapiantologica, alla progressiva diffusione  nella maggior parte dei centri italiani e non e, del tutto recentemente, al perfezionamento  e  ulteriore  sviluppo  di  questa  procedura  terapeutica  fondamentale  nella  cura  di molte malattie maligne del sangue.

Il convegno sarà l’occasione anche per presentare in anteprima i risultati di una nuova metodica di trapianto incompatibile, testata e validata con successo per la prima volta a Parma nello scorso mese di giugno.

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